Eravate paralizzati

Dal Corriere:

«Non occorrevano professori, ci avete chiamato voi». Il premier Mario Monti, interviene alla Camera davanti alle commissioni Bilancio e Finanze. «È verissimo che per fare questa manovra non occorrevano professori. Ma perché questo lavoro non l’avete fatto voi? Ci avete chiamato voi, perché la verità è che eravate paralizzati» afferma Monti nella replica alle Commissioni nella tarda serata di martedì con un pizzico dei ironia e di polemica. E sottolinea come l’Italia abbia deciso di perdere «deliberatamente» quote di sovranità. Poi aggiunge: «Non ho mai voluto un governo dei tecnici. Sono altri che l’hanno voluto. Io non sono nè corresponsabile, nè grande fautore. Io non mi sono candidato per trovarmi nella posizione in cui mi trovo». «Spero torni presto il tempo in cui non avrete più bisogno di professori e tecnici, in cui voi eletti sappiate guardare abbastanza lontano per fare le cose che servono». Dopo la frustata conclude: «A noi è toccato di parlare il linguaggio della verità e vi assicuro che questo è quello che faremo fino all’ultimo giorno».

Non parlo spesso di politica. Anzi, quasi mai. Penso che sia un’attività non solo inutile, ma persino dannosa per lo spirito. Non vedo perché dovrei volgere i miei pensieri a quella genia bastarda di ipocriti. Eppure oggi c’è qualcosa di rimarchevole. La lucidità con cui Monti ha delineato il problema è impressionante, la sua sincerità, vista l’estrazione, è meravigliosa. Il problema sono loro, i politici. Di oggi, di ieri, e di domani. E il problema non avrà soluzione, finché ci saranno i partiti, finché ci saranno i politici di professione, finché ci sarà la “democrazia”.

Eppure, in realtà, qual’è il problema? Che influenza hanno Monti, Berlusconi o chi per loro sulla mia vita? Nessuna. Ci mettono in testa che la abbiano, ma non è così. La manovra costerà sui 500 euro a famiglia. La mia vita cambia davvero? Quest’autunno mi sono comprato un giaccone nuovo. Farne a meno avrebbe cambiato la mia vita? No.

I politici vanno e vengono, le borse crollano e rimbalzano. Le monete si svalutano e si rivalutano, le tasse aumentano o sgravano. Tutto questo cambia davvero la tua vita? Domani sarà per te un giorno diverso se i risultati sulla produzione industriale sono positivi o negativi? Fatti queste domande. E lascia i problemi non tuoi agli impacchettatori professionisti di problemi, lascia la politica a chi è senz’anima per non perdere la tua.

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