Sono stato tentato. Dopo più di un anno ho rimesso piede nella Feltrinelli di Mestre. Ho resistito.
Dieci minuti e avevo già mal di testa. Come quando avevo sedici anni, mi sono messo a rovistare furiosamente tra i dischi per il gusto di verificare se mai potesse loro capitare di avere della buona musica. Ovviamente no, a parte un ottimo album degli Alter Bridge tristemente abbandonato nella pila delle offerte speciali a 9,90€. A sedici anni l'avrei comprato subito, non oggi. Sconsolato, ho allora sentito il bisogno di indignarmi un po' per i gruppi classificati sotto Hard'n'Heavy: Green Day, quelle checche degli Aerosmith, altri clienti della Chicco vari.
Poi i libri. Fisso nella memoria l'elegantissimo volumetto di Baudrillard con cui infransi per la prima volta (prima di due) il voto di non arricchire più Carlo Feltrinelli e eredi col mio denaro. Temevo un ritorno dell'uguale. Ed ecco un altro libricino perfetto che mi capita tra le mani: il Cantico dei Cantici tradotto e commentato da Guido Ceronetti. Edizione Adelphi, dietro una frase così bella su donne e Sapienza che non me la ricordo. Sono stato tentato. Ho resistito.

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