Dire un rosario all’aperto, ieri sera, sulle montagnole che occupano lo spazio qui dietro è stato suggestivo. Sono stato però costretto a constatare l’inferiorità della preghiera in italiano rispetto a quella in latino. Le parole mi suonavano poco aggraziate e a tratti mi si bloccavano in bocca; un abisso rispetto alla scorrevolezza e all’eleganze della lingua dei padri. E abbiamo saltato il memorare, ben presente nel programmino del rosario, che io, smemorato, ho preso per l’iPhone.

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