La natura è un tempio dove incerte parole…
Com’era, corrispondenze vero? Sì, corrispondenze diceva Baudelaire. Il poeta è colui che riesce a cogliere nel mondo corrispondenze che nessun altro coglierebbe. Insomma, si può tutto ridurre a questo, corrispondenze certo eccezionali e sorprendenti, ma pur sempre semplici e banali corrispondenze. Così le corrispondenze le faccio anch’io, sarà che è Dicembre ed è un bel mese, sarà che oggi sono andato a Venezia dove hai tutto un ponte, andata e ritorno, per meditare. Oltre a quegli uffici UniCredit, tanto ordinati e tanto all’apparenza sereni, così totalmente trasparenti che squarciano la notte col loro piano di luce, che non so per quale motivo dovrei elevare a concetto. Cosa ascoltavo oggi? Gli Idlewild, ma visto che quella volta ascoltavo i Radiohead, li ho riascoltati un’altra volta. Per memoria. O meglio ho riascoltato quella canzone, volevo ma è lo stesso sfuggita via oltre i miei pensieri, e quando mi sono ripreso ormai era alla fanfara finale. Dolce e paziente attesa quella portata molte volte per arrivare  a quel punto della canzone, e oggi me ne sono accorto solo quando era sul finire.
Avrei voluto rimanere di più, ritornare ed esplorare quell’angolo scoperto sempre quella volta, ma ero di fretta oggi, e comunque soffiava vento gelido che mi ha rincuorato sull’arrivo dell’inverno e mi ha infuso un po’ di spirito natalizio. Così sono andato via soddisfatto. E comunque, ho potuto fermarmi a vedere qualche scorcio d’acqua, colore del vino.

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