All’ora del crepuscolo, quando gli occhi e la schiena
si tirano su dal banco, quando il motore umano attende
come un taxi che borbottando aspetta,
io Tiresa, sebbene cieco, sballottato tra due vite,
vecchio uomo con seni di fanciulla, posso vedere
all’ora del crepuscolo la sera che si volta verso casa,
e porta verso casa il marinaio dal suo mare…
(E io Tiresia ho pre-sofferto tutto,
immobile sullo stesso divano o letto;
io che a Tebe mi sono seduto sotto le mura,
e ho camminato tra i più miseri dei morti)