La cocca è stata silurata
Al di là del penoso column in cui si produce il Washington Post, sembra che finalmente la cocca dell’establishment lì del palazzo di vetro e degli onu-entusiasti di questo mondo sia stata buttata fuori dalla porta. Il report di 22 pagine della (quelle non mancano mai) commissione d’inchiesta ha definito quello che già si sapeva: la Perelli, già un po’ nonnista di suo, lasciava ampio margine di divertimento ai suoi sottomessi sulla pelle dei malcapitati di turno, e lei stessa non si tirava indietro nel partecipare a talune azioni.
Nonostante poi quanto dica orgogliosamente la Divisione di Aiuto Elettorale (o come diavolo si può tradurre), le elezioni in Iraq a partire da quelle del 31 Gennaio non sono affatto un successo ONU, che ha tentato di rovinarle in tutti i modi (e c’è riuscito), ad esempio optanto per un sistema di voto proporzionale (che gli alleati aborrivano), che sappiamo bene che conseguenze abbia portato. Infine il Washington Post riporta un aneddoto, ma lo riporta male. Mancavano pochi giorni alle elezioni del 31/01 e la Perelli riceve una telefonata dalla sua segretaria: "Signora, i marines americani sono superentusiasti di informare la popolazione sulle elezioni e stanno distribuendo volantini in tutte le case". Risposta: "Come? Ha fatto bene ad avvertirmi.. Avevo detto che non si intromettessero, adesso mi sentiranno".

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