On Proporzionale
Passaggio obbligato di questi giorni, ecco il sottoscritto ad esprimere la sua opinione (a dire il vero non così ben definita). A me, personalmente, il bipolarismo italiano non piace. Non mi piace perchè o sei di destra o sei di sinistra o (principio del terzo escluso) non sei nulla, per cui fuori dalle due coalizioni ci sono solo partituncoli la cui consistenza è zero. Poi (come ha spiegato bene luca sofri) c’è il campanilismo, la sindrome da ultras, per cui se per caso Veronesi spende una parola di apprezzamento per Storace, viene accusato di alto tradimento, viene ritirata la sua candidatura a sindaco di Milano e fra un po’ lo mandano alle prossime elezioni comunali di Barcellona Pozzo di Gotto (con tutto il rispetto). E’ così, uno contro l’altro, à la guerre comme à la guerre. Insomma il proporzionale farebbe uscire da questo clima di guelfi e ghibellini, contribuendo alla formazioni di nuovi partiti su modelli esteri (un partito neocon, un partito liberal, esistono in Italia e potrebbero esistere col maggioritario?) e al ricambio delle figure politiche, che, almeno a me, hanno fatto venire l’ulcera allo stomaco (voglio vedere gente nuova, anche se ho solo diciassette anni). Magari anche lo Scalfarotto dottor Ivano avrebbe avuto più possibilità con il proporzionale.
Questo per quanto riguarda il mio apprezzamento al proporzionale. Ci sono però delle cose di cui sarei preoccupato. Col governo di centrodestra e con maggioritario sono arrivate le riforme: la riforma del mercato del lavoro, la riforma delle pensioni, la riforma dell’ordinamento giudiziario, ecc. Sappiamo benissimo che sono le migliori riforme fatte approvare in Europa, dove gli altri paesi non sono riusciti ad avere una maggioranza adeguata (anche questa è la democrazia). Ma queste riforme sono state fatte con un maggioritario, e la Germania, ad esempio, non è riuscita a farle con un proporzionale. Quindi la governabilità è il problema più grande, il rischio di avere tre partiti col 20%, o comunque il partito vincente con meno del 40%, cosa che creerebbe non pochi guai al nostro paese così bisognoso di un governo (qualsiasi esso sia) forte per affrontare la crisi strutturale. La legge in fase di approvazione contiene alcuni accorgimenti volti a prevenire i casi di governo senza maggioranza o giù di lì, spero solo risultino efficaci alla prova dei fatti. Comunque in definitiva, sì, è meglio il proporzionale (la cosa grave è che il capo del governo giustifichi il tutto dicendo dicendo che altrimenti la sua coalizione perderebbe le elezioni, alla faccia del sottoscritto che ci sta qui a pensare seriamente).

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