Non ho voglia di andare a letto. Non ho sonno, stasera. Questo luogo è un porto tranquillo dove tornare. E' un luogo a lungo ignorato, ed eternamente ritrovato. La mia biochimica è cambiata rispetto a qualche tempo fa, e cambierà ancora nei prossimi tempi. Forse è per quello che non ho sonno. La mia biochimica è cambiata: ho imparato a bere alchemicamente me stesso, sperando che l'Altissimo metta nelle mie acque quello che mi serve. A proposito, domenica scorsa ho parlato apertamente ai miei genitori della mia strana storia, strana rivelazione (strana per il mondo, non per coloro che, in tutte le epoche della storia umana, l'hanno ricevuta). Non so se ho fatto bene o male. Se ho rotto il silenzio iniziatico parlando dei misteri a quelli "di fuori" o se ho fatto cosa giusta, perché vedo almeno in mio padre il seme giusto per accettarli. Ad ogni modo, gli occhi di mio padre sono diventati lucidi per qualche secondo, mentre parlavo. Poi ha recuperato la sua compostezza e ha ripreso con gli argomenti Cattolici. Abbiamo continuato a discutere per qualche tempo. Mia mamma era meno interessata. Vedo lo spirito di opposizione (come lo chiamavano gli gnostici) forte in lei.
Mi piacerebbe molto che la Shekinah mi aiutasse in questo cammino. Ma non sta a me sapere cosa è giusto. In effetti, ho parole riportate della Shekinah in abbondanza.
C'è però un punto. "O Me o il mondo". O si serve Dio, o mammona. Me lo devo mettere in testa. Per quanto sia molto più fuori dal mondo di quanto non lo fossi un anno fa, ancora non riesco a liberarmene. E' ammaliante. Ho questa personale convinzione che io debba diventare una persona di successo agli occhi del mondo, come Qohelet ("Nessuno fu più ricco di me in Ierusalèm"), per poi dire al mondo intero: "Guardate quello che sono. Guardate tutto quello che possiedo e ho fatto. Ecco, tutto è vanità". Come già ha fatto Qohelet.
Domenica viene il Papa a Venezia. E andrò a vederlo, onorando i miei natali. Sarà la grande festa degli psichici, come sempre. Non so se è legittimo tutto questo odio verso le religioni essoteriche. Non so se sarebbe meglio essere serenamente indifferenti. Ci sto pensando. Certo la presenza del Papa non è nulla, è un evento mondano. Non "conferma la nostra fede" un cazzo. Non metterà nessuno in più in cammino lungo la Via.
Nel frattempo, dai messaggi che la Shekinah ha consegnato ad altri sono arrivate conferme importanti di intuizione che avevo avuto in passato: l'introduzione del Silmarillion è un'ottima allegoria di come è nato il male; Eraclito era qualcuno che aveva capito molto.
Fin.

Il massimo dal DNA

Il DNA del corpo umano è stato progettato per un cavernicolo, non per il moderno schiavo cittadino di un paese civilizzato del XXI secolo. Detto questo, pur mantenendo tutte le comodità della vita di oggi, è possibile tirare fuori il massimo dal nostro DNA. Di seguito una lista di cose (in costante aggiornamento) che mi appunto e mi prometto di perseguire.

Dieta paleolitica. Mangiare come un cacciatore-raccoglitore del paleolitico, prima dell'avvento dell'agricoltura. Frutta (non tutta), verdura, uova, carne, pesce anche crudo, noci e frutta secca, grassi vari, olio, spezie. Alcuni dicono che basterebbe eliminare dalla dieta glutine, fruttosio e acido linoleico, e tutto il resto sono solo piccoli ritocchi. Non è richiesto e nemmeno consigliato fare calcoli dei nutrienti assunti.
Prima di adottare provvedimenti così drastici, si possono considerare interventi più morbidi e graduali: mangiare esclusivamente pane di Kamut (compresa la pasta della pizza, dove è disponibile), eliminare completamente le patate per il loro altissimo livello glicemico, così come eliminare il sale. L'olio solo di oliva. Eliminare anche i latticini, comincerei dai formaggi salati. Allo Yogurt, pur avendo molta insulina, non potrei rinunciare. Eliminare la birra e gli altri alcolici per passare esclusivamente al vino rosso. Idem le bevande gassate, e il caffé. Eliminare le merendine. La cioccolata (più pura possibile) invece va bene. Dovrò imparare a fare le omelette, che sono una buona via per mangiare più uova insieme senza vomitare. Il riso dovrebbe essere solo basmati.
L'importante è anche avere dei giorni in cui la dieta è deliberatamente disattesa, ad esempio dal venerdì sera alla domenica a pranzo. 
Ho comprato anche dei bastoncini di cannella (che è il più potente antiossidante esistente), da mettere nel tè della mattina. E foglie triturate per un infuso per la sera.

Andare in palestra DI MENO.

Comprare neon a spettro completo.

Mantenere 10/10 di vista. Esercizi per gli occhi per aumentare la visione laterale, altri prendendo quel che di buona c'è nel metodo Bates. Qualche minuto al giorno di lettura con gli occhiali stenopeici. Fix My Eyes su iPad.

Tunnel carpale.

Una sedia, che sia fatta per mantere in forma i tuoi muscoli dalla postura. Ad esempio Swopper.

Ave al divano

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; / Anche di notte il mio cuore mi istruisce – Salmo 15

Thou hast nor youth nor age, / But, as it were, an after-dinner’s sleep, / Dreaming on both – W. Shakespeare

Mi compiaccio di avere cominciato il post con due citazioni, come avrei fatto nei fasti dei tempi andati. La mia passione per il dormire è atavica. Mediamente nove ore, altrimenti il giorno dopo sono nervoso e granché inconcludente. Ma fosse solo questo! La verità è che le migliori idee della mia vita mi sono venute mentre dormivo. Però, non durante il dormire di notte a letto. Che indubbiamente è sempre molto buono, ma non è il massimo.
Il massimo è l’abbiocco sul divano, dopopranzo. In quello stato di dormiveglia sembra attivarsi al massimo il mio maestro interiore e il mio lato creativo. Anche di notte il mio cuore mi istruisce, come dice il salmista. Anche quando mi abbiocco dopopranzo.

In The Mentalist, il protagonista Patrick Jane passa ogni momento libero disteso sul divano che ha fatto posizionare in un angolo dell’ufficio. Coincidenze?
Sembra di no. Il mentalist sa bene il fatto suo, anche riguardo al divano.

Salvador Dalì usava distendersi sul divano con un braccio penzolante che teneva un cucchiaino sul bordo di un bicchiere. Quando si appisolava il cucchiaino, cadendo nel bicchiere, lo risvegliava. In questo modo sfruttava al massimo la dormiveglia, senza che le idee che la sua mente elaborava andassero cancellate dal sonno.
Che poi non si chiama dormiveglia, bensì stato ipnagogico. In questo stato le onde celebrali scendono al livello theta. Si hanno in genere sogni brevissimi e molto vividi. Eccetera eccetera.

Insomma… Divano divano, divampante fulgore… Salga il coro. Ave al divano.

Lotta fino alla morte per la verità, e il Signore YHWH combatterà per te. (Siracide 4:28)
 

E' molto strano, guardando Bruno Vespa che veniva accompagnato vicino alla tomba di Kéfa, poi per la Basilica, la cupola, l'incredibile Cappella Sistina e le logge di Raffaello. E' molto strano perché è come se la Chiesa non mi appartenesse più. Ho sentito di guardare con distacco quello che una volta mi coinvolgeva. Come se fosse una delle tante cose mondane. Ma non so fare altro che andare avanti per la mia strada, confidando nella guida dell'Altissimo.

Nella mia vita ideale, come Nietzche, passerei le giornate in lunghe passeggiate sul lago di Ginevra o nei lungomare della Versilia. Lì mi verrebbe in mente almeno un’idea geniale al giorno, ad esempio l’eterno ritorno dell’uguale, che alla sera, davanti al fuoco di un camino, tramuterei in un libro. Invece, come in un paio di famosi versi di Marlowe, mi devo accontentare delle idea semi-buone che la mia mente cova mentre, dopo pranzo, cado in dormiveglia sul divano.

Day One

Nove dicasi 9 gradi, che non sono quelli della Tennet's, ma la temperatura stasera a Canazei, sono duri da sopportare senza un goccio d'alcol. La grappa al pino è altrettanto dura da bere, visto che la sensazione è di masticare aghi (di pino) imbevuti nella propria resina. Ma ci sono rischi che si possono correre.
Questo posto ha poco da invidiare a Cortina: negozi aperti anche la sera, molte macchine, un buon numero di romani bardati come Totò a Milano. Fa solo più freddo. Esco e nell'attraversare il buio parco giochi mi aspetto di trovare qualche grezzo con cui scambiare occhiate di sfida. Invece niente, zero, il massimo della perfezione: ci sono due famiglie che hanno portato la prole a giocarci. Delusione. Però ho una casa con una scala a chiocciola. E' una cosa che sognavo da tempi immemorabili. E la connessione funziona, dopo aver rischiato per due volte nelle ultime 24 ore di rendere il mio iPhone utile quanto un fermacarte di design.
Tra le persone che incontri molte coppie avanti con gli anni, in qualcuna solo uno in avanti, l'altra una semi bellezza dell'est sulla trentina; poche entrambi giovani. Ho persino visto un 2-set decente infilarsi in club di montagna dall'insegna al neon blu… ma questa è una settimana di vacanza anche in questo senso.

You’ve go to find what you love

Nei momenti di difficoltà è bene ascoltare, ancora una volta, le parole di grande ispirazione che Steve Jobs pronunciò, in un'assolata mattina di giugno, davanti a una assemblea di eccellenti studenti di Stanford.


 

Le due migliori cose capitategli nella vita? Aver lasciato l'università ed essere stato licenziato dall'azienda che aveva fondato. "A volte la vita ti colpisce con un mattone in testa. Ma non mollare. Devi trovare quello che ami fare". Anche se non vedi i puntini unirsi, persevera. Un giorno tutto ti servirà. Per cui mi propongo di tagliare ogni perdita di tempo. Ogni cosa che non sia studiare e migliorarmi.

Sono stato tentato. Dopo più di un anno ho rimesso piede nella Feltrinelli di Mestre. Ho resistito.
Dieci minuti e avevo già mal di testa. Come quando avevo sedici anni, mi sono messo a rovistare furiosamente tra i dischi per il gusto di verificare se mai potesse loro capitare di avere della buona musica. Ovviamente no, a parte un ottimo album degli Alter Bridge tristemente abbandonato nella pila delle offerte speciali a 9,90€. A sedici anni l'avrei comprato subito, non oggi. Sconsolato, ho allora sentito il bisogno di indignarmi un po' per i gruppi classificati sotto Hard'n'Heavy: Green Day, quelle checche degli Aerosmith, altri clienti della Chicco vari.
Poi i libri. Fisso nella memoria l'elegantissimo volumetto di Baudrillard con cui infransi per la prima volta (prima di due) il voto di non arricchire più Carlo Feltrinelli e eredi col mio denaro. Temevo un ritorno dell'uguale. Ed ecco un altro libricino perfetto che mi capita tra le mani: il Cantico dei Cantici tradotto e commentato da Guido Ceronetti. Edizione Adelphi, dietro una frase così bella su donne e Sapienza che non me la ricordo. Sono stato tentato. Ho resistito.