Il giovane schiavo del Protagora di Platone non sapeva di sapere i teoremi della geometria. Io non sapevo di sapere l’onomastica anglofona. 
Capita che lo scorso sabato Venezia sia affollata di turisti. Capita che approcciare un gruppo di turiste straniere sia un buon modo per dare una svolta alla sera. Capita ovviamente di non essere al massimo della ricettività dei sensi. Una giovane turista allora ti dice il suo nome perché tu la ricontatti (ahimè) su Facebook. Ovviamente, tu che ti dai arie di comprendere l’inglese, non te lo fai scrivere. E capisci Bailey Phillips. Che strano, Bailey. Mai sentito prima; sarà uno di quei nomi che esistono solo in inglese. 
Il giorno dopo, nel pieno delle forze, scopri che quello che tu avevi capito Bailey è invece Molly. Ma anche che Bailey esiste ed è anche granchè diffuso. Ovvero non sapevo di saperlo.

Luigi Manconi è una persona intelligente. Giovedì scorso scriveva sul Foglio riguardo quanto è distante il moralismo comune delle frasi fatte dalla realtà. La frase "Morgan è un cattivo esempio per i giovani", non ha senso. Perchè 1. Morgan non è giovane 2. Morgan non è un idolo dei giovani 3. Oggi si drogano di più i meno giovani. Eppure, afferma, questa è una convinzione minoritaria. Il che è vero, e non fa che confermare (nihil sub sole novi) quanto dicevano Eraclito e tutti gli altri e me cari.